small states on un-certain stereotypes
Interview with Evgeny Umansky
Artistic Director of the Kaliningrad Branch of the National Center for Contemporary Art
Kaliningrad, Russia
Kaliningrad, August 2009
RITA CANAREZZA - Può parlarci dell’arte contemporanea prima e dopo il 1991 qui e in Russia?
EUGENY UMANSKY- L’arte contemporanea in Russia e in particolare a Kaliningrad prima del 1991 era in condizioni rudimentali. Se a Mosca era più o meno legalizzata, a Kaliningrad non avevamo nulla del genere. Era molto difficile creare qualcosa nell’ambito dell’arte contemporanea prima del 1991. Il movimento dell’arte contemporanea fu istituzionalizzato quando fu creato il Centro per le Arti Contemporanee nei primi anni ‘90. Solo successivamente fu presentata come qualcosa di esistente, stabile e solido. Conosciamo solamente pochi eminenti curatori russi, Viktor Misiano, Leonid Bazhanov, Joseph Backstein, Andrey Erofeev. Erano le personalità più attive e intraprendenti di quei tempi, che producevano attività creativa e progetti artistici in Russia e all’estero. L’arte contemporanea in Russia si sviluppò certamente a partire dal quel Centro. Oggi stiamo cercando di modificare la situazione. Vivendo a Kaliningrad, cerchiamo di dire qualcosa delle nostre peculiarità. Siamo diversi dal resto anche adesso, e nel corso del tempo ci differenzieremo sempre più da quella che possiamo definire l’arte contemporanea moscovita. Siamo diversi per la nostra posizione regionale di enclave e di più ampia integrazione con la Comunità Europea.
(estratto dall’intervista)