roberto daolio prize


IX edizione

2024

accademia di belle arti di bologna
Italy

Il Premio Roberto Daolio è stato istituito nel 2014, a un anno dalla scomparsa del critico e curatore d’arte a cui è dedicato, per iniziativa della famiglia che ha trovato anche il sostegno del network Little Constellation della Repubblica di San Marino e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna; è a favore di studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, con l’intento di favorire l’interesse per la ricerca artistica orientata alla crescita dell’arte pubblica. Il riconoscimento, infatti, intende essere uno stimolo per i giovani artisti dell’Accademia a sviluppare la ricerca e la pratica artistica contemporanea nel contesto pubblico ed esplorare le potenzialità dell’arte pubblica nel suo più ampio agire sociale, politico, estetico e teorico.

Grazie a questo premio, la giuria presieduta da Mili Romano e composta da Stefano Daolio, Rita Canarezza & Pier Paolo Coro /little constellation/, Alessandra Andrini, Graziella Battaglia, Maria Rita Bentini, Annalisa Cattani, Gino Gianuizzi, Eva Marisaldi, Roberto Pinto, Giovanna Romualdi, conferisce una borsa di 3.000 euro offerta dalla famiglia Daolio e una residenza di 15/30 giorni in Islanda presso il SÍM Residency di Reykjavík , frutto della collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con il network Little Constellation, con cui Roberto Daolio ha collaborato negli ultimi anni.

Titolare della cattedra di Antropologia culturale presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1977 al 2012, Roberto Daolio (1948-2013) ha portato avanti dalla fine degli anni Settanta un’intensa attività di critico e curatore, collaborando con importanti istituzioni quali il MoMA PS1, la Biennale di Venezia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Antonio Ratti, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, ViaFarini e Careof. Ha scoperto e sostenuto numerosi giovani artisti e curato diverse manifestazioni di arte pubblica, tra cui il workshop internazionale tenuto a Parigi (e la successiva mostra alla galleria Neon di Bologna) che ha dato il titolo al premio.

I giovani talenti vincitori della nona edizione di Plutôt la vie… plutôt la ville. Premio Roberto Daolio per l’arte pubblica sono: Gianlorenzo Nardi e Tommaso Silvestroni per il progetto Tunnel (primo premio) e Martina Lupo per il progetto Tracce di città (secondo premio).

Il duo Nardi-Silvestroni propone un progetto di arte pubblica per la cittĂ  di Bologna che interessa il sottopassaggio ciclo-pedonale di via Bovi Campeggi, punto di convergenza dei canali delle Moline e del Cavaticcio, sede del primo porto medievale del Maccagnano, oggetto di manutenzione volontaria da parte dei residenti del quartiere e giĂ  campo di sperimentazione per i due giovani artisti. Secondo una visione collaborativa e multidisciplinare, i due artisti immaginano la trasformazione di uno spazio, articolando il proprio intervento come un susseguirsi di azioni condivise tra artisti, musicisti, antropologi, climatologi, cittadine e cittadini.